Fino a qualche anno fa non sapevo assolutamente dell’esistenza della Ginnastica Ipopressiva.
In quel periodo volevo approfondire la ginnastica pre e post parto e, durante il corso, l’insegnante suggeriva di utilizzare i classici esercizi di rinforzo addominale (crunch e plank) per il recupero post parto. Tra i presenti c’era una fisioterapista che non poteva credere alle sue orecchie perché, a ragione, affermava che non era possibile pensare di rinforzare un addome, sia pre che post parto, aumentando la pressione interna, ma che era necessario diminuirla per non andare incontro a problematiche che soprattutto post parto si presentano, come diastasi, prolassi e cedimento del pavimento pelvico; tutto questo continuando a ripetere il termine “ipopressiva”.
Alla prima pausa pranzo disponibile mi sono incollato a lei bombardandola di domande su questa ginnastica addominale e le risposte mi sono sembrate soddisfacenti e sensate, da qui la voglia di approfondire l’argomento iscrivendomi ad un corso di formazione organizzato da Low Pressure Fitness.
Quando pensi di imparare una tecnica e invece scopri un approccio nuovo
Quando mi sono iscritto al corso immaginavo che avrei imparato degli esercizi utili a trattare quei casi che interessavano il mio raggio d’azione (diastasi addominale, recupero e riatletizzazione post parto…) , ma invece mi sono reso conto che il campo di applicazione non riguarda solo le donne che affrontano una gravidanza, ma anche tutti quei soggetti che hanno bisogno di “rafforzare gli addominali per proteggere la schiena”, che soffrono di ernie, che hanno problemi posturali, di pubalgia, di incontinenza, e potrei andare avanti ancora per molto.
Mi sono quindi trovato di fronte ad uno strumento che può migliorare lo stile di vita di molte persone, sia donne che uomini, ancora troppo poco conosciuto in Italia, ma già diffuso in tutto il resto del mondo.
Prendi tutto quello che puoi
Ripensando a quel corso di ginnastica pre e post parto avrei potuto limitarmi a portare a casa quella serie di protocolli e strumenti (per la maggior parte sensati) che utilizzo ancora adesso in alcuni casi, ma la vera ricchezza me l’ha offerta il confronto con un’opinione nuova, diversa che mi ha permesso di scoprire quello che adesso è la base del mio lavoro sugli addominali.